Il credito d’imposta beni strumentali immateriali è stato modificato dal decreto aiuti, per assicurare liquidità alle imprese colpite dalle recenti crisi e dal rincaro delle materie prime.
Sono state rafforzate le aliquote del credito di imposta per investimenti in beni immateriali 4.0 (come da Allegato B):
Se l’ordine al fornitore è stato accettato nel 2022 ed è stato fatto un acconto di almeno il 20% del costo di acquisizione la nuova aliquota si applica fino al 30 giugno 2023.
I software agevolabili dal Credito d’Imposta del 50% sono svariati (leggili nell'Allegato B), e comprendono:
I beneficiari sono tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa, comprese le imprese individuali assoggettate all’IRI, con sede fiscale in Italia, incluse le stabili organizzazioni residenti all’estero, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano e dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.
Il Credito d’imposta in beni strumentali 4.0 si divide in due linee:
Questa linea permette di agevolare l’acquisto di beni materiali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0. I beni agevolabili sono macchinari, impianti e magazzini automatizzati (come da Allegato A) .
Tutti i beni strumentali materiali 4.0 devono essere dotati delle seguenti caratteristiche:
Inoltre devono essere dotate di almeno due tra le seguenti caratteristiche per renderle assimilabili o integrabili a sistemi cyberfisici:
L’agevolazione prevede un credito d’imposta nella misura di:
I beni immateriali 4.0 sono software, sistemi e system integration, piattaforme e applicazioni connessi ad investimenti in beni materiali 4.0 (come da Allegato B) .
Questo significa che se la tua impresa ha acquistato un nuovo macchinario e vuoi usufruire del credito d’imposta beni strumentali materiali 4.0 devi interconnettere il bene ai sistemi aziendali.
Il credito di imposta in beni strumentali immateriali ti permette di recuperare il 50% del costo del software per l’interconnessione del bene materiale industria 4.0.
I software MES e i sistemi di interconnessione, come il Software MES Heuris, ti permettono di interconnettere i nuovi macchinari e ottenere sia il credito d’imposta in beni materiali che il credito d’imposta in beni immateriali.
Il credito d’imposta 4.0 è un contributo che si ottiene nel momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. Il credito d’imposta 4.0 è ripartito in tre aliquote, a partire dall’anno di “avvenuta interconnessione dei beni”.
Per ottenere l’agevolazione è necessario ottenere e conservare un dossier di documenti, comprendente:
La società Beta S.r.l. ha acquistato, a marzo 2021, un Banco di bloccaggio conforme agli standard industria 4.0, per un valore di 180.000 euro + IVA.
Trattandosi di un bene strumentale materiale 4.0, acquistato nel 2021, è previsto un credito d’imposta del 50% (180.000 x 50% = 90.000 euro), ripartito in 3 annualità.
A febbraio 2022 l’azienda Beta srl decide di acquistare il Software MES Heuris per interconnettere tutti i 10 macchinari, compreso il nuovo banco di bloccaggio, ai sistemi aziendali, per monitorare la produzione e aumentare il controllo. Il software acquistato, conforme agli standard di Industria 4.0, ha un valore di 44.000 euro + iva.
Essendo un bene strumentale immateriale 4.0 (come da Allegato B) è previsto un credito d'imposta del 50% (44.000 x 50% = 22.000 euro) ripartito in 3 annualità.
Categorie Blog
Le novità dal Blog
Il Software MES HEURIS non solo raccoglie i dati dalla sensoristica sui macchinari, ma permette di vedere i dati organizzati in report e fare delle analisi sull'andamento della produzione.
Alcuni casi particolari